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CAROLA CASTOLDI - REFERENTE AREA PEDADOGICA SERVIZI EDUCATIVI 0-6

Come ti chiami? Da quanti anni lavori al Maria Bambina e qual è il tuo ruolo?

Mi chiamo Carola Castoldi .

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Perché hai scelto di lavorare al Maria Bambina?

Perché mi è stata offerta la possibilità di contribuire con la mia professionalità a dare vita alla Sezione Primavera, un servizio nuovo per la prima infanzia che prima la Scuola non offriva. Credendo fortemente nella valenza educativa e pedagogica di questo progetto sperimentale, ho accettato l'offerta! Poi ho preso il ruolo di supervisione pedagogica della scuola insieme alla mia collega Emanuela Parravicini.

 

Se non lavorassi qui, che cosa ti piacerebbe fare?

Mi piacerebbe lavorare in un centro per l'infanzia che offra molteplici servizi (asilo nido, sezione primavera, servizi di consulenza alle famiglie, progetti di prevenzione disagio, etc.), perché sono una persona molto dinamica e che ama rinnovare la propria professionalità attraverso progetti sempre diversi e che mi diano la possibilità di crescere professionalmente.

 

Che cosa significa per te fare parte di questa comunità educante?

Significa sposare una missione educativa, dare forma alla mia passione per il lavoro educativo... Significa credere che educare è una grande sfida, ma che - insieme - si può fare!

 

Qual è per te il momento più bello della giornata in asilo?

Quando vedo nei miei bambini lo stupore, l'interesse, il piacere di cimentarsi in quelle che possono sembrare semplici attività e che invece per loro hanno l'irresistibile gusto della scoperta (pitturare con il cioccolato, manipolare la gelatina, disegnare nella sabbia... materiali semplici, grandi occasioni di crescita!)... e ti accorgi di essere un tassello importante della loro crescita.

 

Qual è l’episodio più buffo/divertente che ricordi?

Una bimba si cimenta con impegno nello sgranare una pannocchia, attività di stimolo della motricità fine. Tolto l'ultimo chicco, tenendo il torsolo tra le mani come se fosse un trofeo, urla sorridendo: "Ce l'ho fatta! Io ce l'ho fatta!". Mi hanno fatto sorridere la sua spontaneità e la sua gioia improvvisa.

 

E quello più commovente?

Una mattina, all'ingresso della Scuola dell'Infanzia, ho incontrato una bambina che aveva frequentato la mia sezione l’anno precedente: le ho dato la mano e l'ho accompagnata nella sua classe. Dopo averla salutata, mi è corsa dietro e mi ha detto: "Aspetta, maestra Carola, ti devo dire una cosa: sono proprio contenta che oggi mi hai accompagnato nella mia classe. Grazie!". Le sue parole e la sua tenerezza hanno trasformato un incontro casuale in un momento ricco di emozioni.

 

I bambini,nel loro piccolo,possono essere grandi maestri: qual è il loro insegnamento più prezioso che hai ricevuto?

Dai miei bambini ho imparato a non dare mai nulla per scontato, a guardare con occhi nuovi ogni cosa.

 

Hai mai incontrato qualcosa o qualcuno che ha cambiato il tuo modo di essere insegnante?

Ogni contesto nel quale ho lavorato ha contribuito a rendermi la persona che sono oggi. Forse il mio bagaglio di esperienze professionali precedenti ha fatto la differenza, perché lavorare come educatrice professionale in contesti di criticità, fragilità familiare e disagio infantile mi ha attrezzata per affrontare con competenza ogni contesto educativo.


C’è una frase, un motto, una persona a cui ispiri il tuo essere educatrice?

Sorrido sempre con le mie colleghe, quando uso il mio motto "educare per crescere": può sembrare banale, ma è ricco di significati che non sto qui a spiegare perché, come avrete potuto notare... non ho il dono della sintesi!

EMANUELA PARRAVICINI - SUPERVISIONE AREA PEDAGOGICA SERVIZI EDUCATIVI 0-6

Come ti chiami? Da quanti anni lavori al Maria Bambina e qual è il tuo ruolo?

Mi chiamo Emanuela Parravicini: ero educatrice di Primavera e ora ho preso il ruolo di supervisione pedagogica con Carola Castoldi.


Perché hai scelto di lavorare al Maria Bambina?

Perché mi hanno offerto la possibilità di lavorare presso questa scuola e durante i colloqui ho percepito quanto i responsabili credono in questo servizio offerto alla prima infanzia e alla sua valenza educativa, quindi ho accettato l'offerta.

 

Se non lavorassi qui, che cosa ti piacerebbe fare?

Lavorare sempre in un servizio dedicato alla prima infanzia.

 

Che cosa significa per te fare parte di questa comunità educante?

Significa credere e condividere un progetto educativo comune e portarlo avanti collaborando e tenendo un confronto vivo tra le persone che possa portare a una crescita comune.


Qual è per te il momento più bello della giornata in asilo?

In realtà non vi è un momento più bello per me, perché ogni momento ha delle particolarità. L'attività spesso fa trasparire lo stupore dei bambini e l'entusiasmo per le loro semplici scoperte, mentre sperimentano materiali nuovi o con nuove modalità. Anche i momenti del cambio del pannolino, o del bagno per i più autonomi, dell'addormentamento e del risveglio sono per me molto belli, perché mi permettono di avere momenti più "intimi" con ciascun bambino, in cui instaurare rapporti più profondi, ricchi di racconti personali e di esteriorizzazione del loro sé.


Qual è l’episodio più buffo/divertente che ricordi?

Il nostro lavoro è ricco di momenti buffi e divertenti: ne racconto uno avvenuto poco tempo fa. Durante il risveglio, una bimba stava andando in bagno per il cambio del pannolino con un passo un po' pesante e, nel mentre, un bambino si è svegliato e a voce alta (sentendo i passi della compagna, ma non vedendola) dice: "Maestra, maestra, senti! Cos'è? Senti: è la pentola! La pentola!". A lui i passi pesanti ricordavano forse il borbottio del bollore di una pentola!

 

E quello più commovente?

Il più commovente è stato il racconto di una mamma, che mi ha riportato quanto accaduto a casa: una sera, prima della nanna, durante le preghiere i genitori pensano e pregano per i loro tesori e spiegano alle bimbe che loro sono i tesori di mamma e papà. Poi chiedono alle bambine quali sono i loro tesori e la bimba che frequenta la Sezione Primavera risponde che i suoi tesori sono le sue maestre... per me è stato molto commovente sentire questo racconto!


I bambini,nel loro piccolo,possono essere grandi maestri: qual è il loro insegnamento più prezioso che hai ricevuto?
I bambini mi insegnano ogni giorno a essere molto semplice e ad imparare ad apprezzare ogni cosa, anche e soprattutto le più semplici.


Hai mai incontrato qualcosa o qualcuno che ha cambiato il tuo modo di essere insegnante?

Penso che ogni persona che ho incontrato nel mio percorso lavorativo abbia contribuito a cambiare e a formare il mio essere insegnante.


C'è una frase, un motto, una persona a cui ispiri il tuo essere educatrice?

Non ho una frase o un motto, ma ciò che mi spinge è la passione e l'amore per questi piccoli.

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